Alberi e Formafantasma

Accade a Venezia sull’Isola della Certosa, dove gli alberi parlano, e lo fanno attraverso il metallo di De Castelli, che ha collaborato con Studio Formafantasma e il filoso-ecologo Emanuele Coccia per trasformare un pioppo in un organismo vivente e narrante. De Castelli partecipa a BioGrounds, (a cura di Domitilla Dardi), progetto del MAXXI durante la Biennale.

Sono tre le installazioni naturalistiche frutto del dialogo inedito tra artisti, architetti, designer, filosofi e botanici per il progetto BioGrounds del Museo Maxxi di Roma: Andrea Anastasio con Angela Rui, Bêka&Lemoine con Stefano Mancuso, Studio Formafantasma con Emanuele Coccia hanno lavorato insieme per una nuova coscienza ambientale, realizzando opere che prevedono tutte la partecipazione attiva del pubblico con l’obiettivo di stimolare una riflessione e un’azione collettiva. L’Isola della Certosa, fatta di radure e boschi con una biodiversità ricchissima, rappresenta il luogo perfetto per questo progetto speciale: un contesto unico nella già straordinaria Laguna di Venezia, dove la vegetazione spontanea, che convive con strutture storiche e architetture recenti, man mano assorbirà le installazioni che diventeranno quindi permanenti. De Castelli partecipa a Populus Alba, la poetica installazione dei designer Studio Formafantasma (Andrea Trimarchi e Simone Farresin) con il filosofo Emanuele Coccia in cui il protagonista è un pioppo che diventa un albero parlante: la sua voce può essere infatti udita e amplificata attraverso speciali dispositivi metallici accostando il proprio smartphone. Giocando sull’analogia con gli ottoni strumenti musicali, De Castelli ha realizzato in ottone DeLabré i grandi elementi scultorei disegnati dallo Studio Formafantasma: un disco bombato di oltre 1 mt di diametro abbraccia il tronco, un cono alto 1.6 mt spunta dalle radici, tre speaker scendono dai rami interagendo con gli smartphone dei visitatori che potranno così ascoltare le parole scritte da Emanuele Coccia.

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