Manifesto post – corona virus

Niente cambierà. Bisognerà aspettare che il mondo scientifico trovi una cura efficace e in parallelo un vaccino per prevenire la malattia.

Di Orazio La Monaca

La società dovrà essere accorta a fare stare bene le persone, regolare gli stili di vita, non creare sacche di emarginati. Questi fenomeni sono amplificati e resi visibili solo dove la gente si aggrega e quindi nelle città. Come integrare, oggi, una visione architettonica della città sempre più esposta alla crescita delle società e dei desideri umani?

Sono alcune delle questioni a cui si dovrà rispondere seguendo la linea dell’esplorazione del concetto di progetto e quindi di idee.

La Sicilia, mai come ora ha la necessità di migliorare e, in parte, rivedere l’intero sistema economico, sociale, culturale ed ambientale. La governance non si fonda sul semplice e solo “divieto”, ma su un sistema di regole, in cui deve essere ben chiaro e di semplice applicazione il meccanismo delle sanzioni, come pure lo spazio di azione e di operatività di ciascuno. Mai come ora bisogna dare fiducia al popolo siciliano per il suo rispettoso e responsabile comportamento dimostrato in questa vicenda. Una buona politica di riattivazione è infatti fondata su principi di partecipazione, responsabilità, efficacia e coerenza. Non basta tuttavia la partecipazione da sola per renderla efficace. E’ necessario lavorare sui contenuti, sulla nuova identità che l’isola deve assumere. Un’identità che poggia su pochi, semplici cardini: fare ricorso alla memoria, che richiama un’isola di pionieri, di appassionati, di uomini e donne di buona volontà, animati da un grande senso di ospitalità e di autentico orientamento al visitatore; una memoria intesa anche come valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale che l’isola conserva e che troppo spesso è dimenticato, accantonato, persino deturpato; la Sicilia come punto di snodo dell’Italia nel Mediterraneo. È fondamentale sottolineare con costanza come mettendo in campo l’impegno individuale e quotidiano di tutti, si potrebbe porre fine alle pratiche illegali e non corrette, prodigandosi per migliorare di continuo i comportamenti. Bisogna rifarsi agli anni cinquanta per conoscere i primi passi di uno sviluppo divenuto imponente negli anni successivi. Furono tempi pionieristici di sacrificio e di benessere.

Workshop “Architects meet in Selinunte” Progetto per Santa Margherita (AG)

Pensare a percorsi come quelli che fanno capo ai piani regolatori sembra del tutto inverosimile ed inefficace nel caso di quest’isola dove l’edilizia si studia nelle facoltà di Giurisprudenza e l’Urbanistica in quelle di Archeologia. Il tempo a disposizione è poco. Anche perché il problema dell’emergenza resta tutto sul tappeto ed a discapito dei ceti più deboli.

Alcune idee

1) Per non creare assembramenti, bisogna che le attività di qualunque genere vengano diluite durante le 24 ore della giornata. Non più colazione, pranzo o cena, ma aggiungere almeno altri intervalli nella giornata, a metà mattinata e metà pomeriggio. Per quanto non appartenente alla nostra tradizione, abbracceremo se è possibile la tradizione del brunch, una sorta di tarda prima colazione o un pranzo anticipato informale e veloce con panini e zuppe. Da ora in avanti “l’happy hour” potrà essere una pausa pomeridiana di lavoro, impegnando bar e ristoratori a rimanere tutto il giorno aperti. L’introduzione dei turni di lavoro serali potrebbe permettere di godersi le mattinate o i pomeriggi di relax in palestra, SPA, centri di benessere o biblioteche per la cura della mente.

Piazza in legno Marinella di Selinunte (TP)

2) Ripensare le attività all’aperto, come la colazione o i breack lavorativi. Consumare un caffè o un drink seduto comodamente in spazi pubblici come strade o piazze, mantenendo le distanze imposte dal DPCM. Mai come ora le città possono essere di dominio delle persone. Tutto va a rilento, città vuote abitate dai monumenti. Chi in questo momento dovrebbe aprire per ultimo come bar, ristoranti, wine bar, paradossalmente potrebbe lavorare già da domani. Avremmo delle città per le persone, lo spazio stradale delle auto occupato dai pedoni e dalle bici. Le città sono quasi vuote, prive di automobili. Apriamo ai pedoni i grandi spazi pubblici delle città strade, piazze, parchi, giardini.

3) Per le attività balneari, si potrebbe evitare di far pagare il canone annuale ai proprietari di lidi attrezzati, raddoppiare le superfici già concesse l’anno precedente, in maniera tale che, adottando le prescrizioni delle distanze da mantenere secondo il dpcm, i posti sdraio e i lettini non diminuiscano. Bisogna considerare che già questo settore viene da un periodo difficile per una tassazione esagerata, una delle più alte del mondo occidentale, parecchi erano sull’orlo del fallimento. Proprio perché siamo a ridosso della stagione estiva e bisogna far presto, dando fiducia ai siciliani che in questa circostanza hanno dimostrato grande senso del dovere, bisogna semplificargli l’iter burocratico.

Litorale “Pineta” – Marinella di Selinunte (TP)

4) Il cinema e il teatro non possono mettere da parte la loro essenziale funzione di richiamo alla socialità, che sia per intrattenimento, accrescimento culturale o espressione artistica. Perché non cogliere l’occasione che questo distanziamento sociale ci ha portato e fare un passo indietro? Smettere di pensare al pubblico che entra al cinema e crea un assembramento, ma pensare per esempio al vecchio modello di cinema “Drive in”. Ognuno con la propria auto, a distanza dall’altro, sarà in grado di occupare un luogo ben preciso per guardare un film proiettato su un edificio. Una grande occasione per restituire dignità a diversi luoghi lasciati fuori dai circuiti commerciali, turistici o storici delle città come zone industriali, aree verdi e parcheggi.

5) Le pubbliche amministrazioni dovrebbero concedere spazi della città in maniera gratuita a chiunque ne faccia richiesta per lavori itineranti per brevi periodi o prolungati. Facendone richiesta, dopo poche ore dalle istanze si dovrebbero concedere le autorizzazioni, dando la possibilità di intraprendere un’attività lavorativa. Daremo a chiunque, in questo momento di crisi economica, la possibilità di inventarsi un lavoro. Le piattaforme di distribuzione delle merci per incentivare il lavoro, dovrebbero fornire ombrelloni, tavoli e sedie con il proprio logo agli operatori del settore, così da incentivare la corsa alla ripartenza per interessi comuni. L’imprenditore, dopo aver fatto preparare una relazione tecnica da un ingegnere abilitato dove dimostra la fattibilità dell’intervento, potrà presentare l’istanza all’ufficio tecnico, così che lo sportello unico possa rilasciare nell’arco di un giorno l’autorizzazione. Sarà compito dell’imprenditore mettersi in regola, presentando nel tempo di un anno quanto occorre per l’agibilità. Sempre in considerazione di quanto previsto dai dpcm, in tema di sicurezza sarà buon senso degli amministratori locali incentivare le attività all’aperto, evitando per questa stagione alcun permesso o cavillo burocratico per chi vuole allargare la propria disponibilità di posti per bar e ristoranti.

6) Si potrebbe aprire un altro fronte, è il momento opportuno per ritornare in maniera seria a programmare il settore della formazione ritornando a far lavorare chi nel passato se ne è sempre occupato avendone competenza, ma che per colpa di pochi ha pagato un conto salatissimo. Proprio per la ripartenza dell’economia siciliana, si ha bisogno che tutte questi piccoli imprenditori vengano avviati a questo nuovo corso con competenze specifiche e forti per affrontare in maniera consapevole un nuovo mercato: la conoscenza dell’inglese e l’utilizzo delle nuove tecnologie.

7) L’architettura contemporanea affronta, sempre più frequentemente il tema della temporaneità e della permanenza. E’ necessario concedere a ogni epoca la propria libertà di espressione ed è necessario assumere atteggiamenti responsabili sull’uso della risorse in tempo di pandemia.

Il problema non è quello di preferire una forma ad un’altra, uno stile ad un altro o una tecnica all’altra, ma scegliere il criterio migliore per valorizzare l’oggetto nel rapporto tra l’opera e lo spazio che l’accoglie.

Farm Cultural Park – Favara (AG)

8) I parchi letterari e archeologici possono essere i riferimenti per il concetto di sistema chiuso che negli articoli successivi verrà delucidato. Mai come ora bisogna ritornare al distretto come insieme di peculiarità sia territoriali e perciò fisiche, relazionali e quindi anche virtuali. Sistemi che si aprono al territorio ma che possono contenere un numero ristretto di ospiti.

9) La prossima vacanza dovrà farci uscire dall’isolamento durato parecchio tempo. In considerazione delle precauzioni imposte dai decreti si cercherà di ospitare interi nuclei familiari in sistemi sicuri chiusi dove si potranno trovare tutti i confort.

Nei prossimi bandi europei bisognerà incentivare con punteggi alti le piscine e le SPA come servizi che non possono mancare all’interno di ogni struttura ricettiva.

10) Bisogna trovare un sistema che per un periodo non lungo, relativamente alla stagione estiva, faccia circolare le persone in sicurezza per raggiungere le strutture per l’ospitalità. Da un’analisi fatta credo che il mezzo più sicuro per non avere promiscuità sia la propria automobile. Con gli incentivi messi a disposizione dalle case automobilistiche per l’acquisto dell’automobile nel recente passato, il comparto macchine degli Italiani è efficiente e nuovo. Si dovrebbe intervenire creando delle risorse per defiscalizzare i carburanti e quindi incentivare i turisti di tutta l’Italia a venire in Sicilia (potremmo intervenire come Regione a Statuto Speciale), togliere il pedaggio per l’ autostrada A19 Palermo – Messina e ricorrere a procedure veloci per fare la manutenzione di tutte le strade siciliane ( autostrade viadotti in questo momento in pessime condizioni) mettendo in moto l’altro settore delle opere pubbliche con il rifacimento dei manti stradali. Nel caso della rete autostradale italiana potrebbe essere l’occasione per fare pace con la famiglia Benetton chiedendogli di non fare pagare i pedaggi per tutto il periodo estivo. Preferire il viaggio in automobile potrebbe essere un buon affare per le case automobilistiche che hanno fermato la produzione in questo momento. Sarebbe un segnale positivo per i mercati.

“Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa, vorremmo il vibrante fervore notturno degli arsenali, dei cantieri e delle industrie.

Vogliamo confrontarci con i salotti buoni, i privilegiati, le accademie d’ogni specie e combattere contro il moralismo di facciata e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria. Avremmo ottenuto un grande successo; che solo una crisi di questa portata poteva annichilire.”

Manifesto del Futurismo, F. T. Marinetti, 1909.

Studio La Monaca

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