Salone del Mobile e Biennale Architettura: prove di sostenibilità

Immagine di presentazione del Salone del Mobile 2023

Una Maria Porro in forma smagliante, con al suo fianco il mitico Linus in veste di presentatore-animatore, hanno dato vita ad una bellissima presentazione del nuovo Salone del Mobile di Milano che riprende, dal 18 al 23 di Aprile di quest’anno, il suo ritmo di presenza in primavera. Il Salone si presenta con un layout rinnovato: la fiera non solo come evento commerciale, ma con un programma culturale d’impatto, e con una forte attenzione alla sostenibilità, al Teatro Franco Parenti, pochi giorni fa le anteprime che prevedono anche il ritorno della biennale Euroluce, in occasione di questo 61° Salone in cui è previsto il 24° Salone Satellite.

Linus e Maria Porro al Teatro Parenti, in occasione della presentazione del 21 febbraio

Tanti i nomi e protagonisti del Design che raduneranno complessivamente 1.962 espositori, di cui oltre 550 giovani talenti under 35 e ben 27 scuole di Design, con una sequenza di novità sia nella distribuzione e layout degli spazi, che annoverano percorsi estetici e culturali, suggestioni e nuove esperienze, spazi di relax e incontro, ma anche call-to-action. Conferenze e workshop verticali, visitare mostre comprare e sfogliare libri, vivere l’esperienza di installazioni site specific anche attraverso l’arte, con l’intenzione di creare connessioni di lungo periodo.

Momenti della presentazione

Un ricco programma culturale, “The city of Lights” sarà il tema principale del programma culturale, -che sembra riprendere i contenuti di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023, “La città illuminata”-, troverà spazio all’interno di Euroluce: Beppe Finessi ne ha illustrato i contenuti interdisciplinari, che si legano alla grande piazza e arena progettata da Formafantasma, “Aurore”, in cui attuare esperienze immersive e riflessive, una sorta di luogo speciale dedicato a diversi talk e incontri. Formafantasma firma anche il progetto dodici Costellazioni, intermezzi architettonici che ospiteranno alcune delle mostre a cura di Finessi. La libreria specializzata in designarte e illustrazione, a cura di Corraini Editori, sarà un altro “presidio culturale” con libri di letteratura, che esplorano il tema della luce in varie declinazioni, allestimento di Formafantasma.

Formafantasma durante la presentazione

Come l’innovazione nel campo dell’illuminazione migliorerà il nostro vivere di domani è parte del nuovo programma di Talk, curato da Annalisa Rosso, focus su luce, tecnologia sostenibilità, per mezzo di conversazioni e dibattiti tenuti dalle voci più brillanti sulla scena contemporanea del progetto, tra i quali Shigeru Ban, Nao Tamura, Kjetil Trædal Thorsen e Marius Myking di Snøhetta e Andrea D’Antrassi di MAD verranno provocati da altrettanti giornalisti internazionali. Sempre Euroluce ospita un bistrot e un ristorante fine dining, su Design della immancabile firma di Piero Lissoni cercando di trasformare i frenetici momenti di visita in attimi di relax e buon cibo e gusto.

Lo stand di Arper, al Salone del Mobile 2022 (a cura di Bottegagroup)

Milano 2023 sostenibile, in una milano che in questi giorni ha alti tassi di inquinamento, è un pregevole obiettivo, per questo motivo Maria Porro, ha parlato di responsabilità ambientale, economica e sociale come prioritaria anche nell’edizione 2023 del Salone del Mobile, anche per mezzo della certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile dell’evento. Avevamo scritto lo scorso maggio 2022, in occasione della riporesa dopo la pandemia del Salone, che snellire la quantità di materiali (usa e getta) degli allestimenti era un obbligo, e in quest’ottica, sembra che il Salone si preoccupi, più seriamente dell’impatto che può avere costruire spazi temporanei. Lo sforzo di questo ripensamento, per Euroluce, a cura di Formafantasma e Lombardini22, è stato pensare a strutture modulari perché il progetto di allestimento possa avere continuità, se non all’interno della fiera, in altri luoghi, come già accaduto ad esempio per Design with Nature di Mario Cucinella. A questi primi importanti, ma ancora timidi e insufficienti passi per una possibile circolarità del Salone, si associano le procedure per individuare fornitori di materiali riciclati, riciclabili o riutilizzabili per la realizzazione delle parti comuni, per rigenerare le risorse consumate e assorbire i rifiuti prodotti, con partner istituzionali che abbiano al centro della loro strategia una reale attenzione alle persone e al pianeta, ampliando le linee guida per allestimenti ecologici proposte l’anno scorso alle aziende espositrici, tra le quali ci piace ricordare il bellissimo e leggero padiglione di Arper.

Biennale e Salone, ovvero solo qualche giorno dopo il Presidente Cicutto e la curatrice Lokko, hanno annunciato una Biennale di Architettura, senza Star e con un approccio molto sostenibile e popolare, nel senso più vicino possibile alle reali necessità cui l’architettura può e deve dare risposte alle esigenze di una crisi planetaria senza precedenti. Il design, da sempre disciplina d’avanguardia e sperimentazione, saprà superare e anticipare nuovi temi e nuovi modelli? Saprà davvero mettere in campo azioni che nel giro di dieci, quindici anni portano il progetto e le produzioni a ritmi circolari e non più lineari? Milano, città che ama sperimentare ad essere all’avanguardia saprà mettersi in sintonia e praticare una politica di contenimento dei costi, dei consumi, degli sprechi, dell’inquinamento? Attendiamo curiosi l’apertura delle porte di questo Salone e speriamo di essere davanti all’inizio di un nuovo percorso!

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