Nasce il Circolo Calligrafico Romano
A proposito del “segno ” e del “disegno” all’italiana, ci piace segnalare una iniziativa che parte proprio dal Segno! Nasce Roma il Circolo Calligrafico Romano, la prima realtà stabile dedicata interamente alla diffusione, allo studio e alla pratica della bella scrittura a mano in tutte le sue forme. Dopo le esperienze già consolidate a Torino e Milano, anche la Capitale può finalmente contare su un punto di riferimento continuativo per l’arte della calligrafia. Di seguito, una intervista ad Ernesto Casciato, co-fondatore e maestro calligrafo.

«A Roma mancava una struttura stabile, capace di promuovere la calligrafia artistica come linguaggio culturale e mezzo espressivo», spiega Ernesto Casciato, tra i massimi esperti italiani del settore, autore di volumi fondamentali per la didattica contemporanea e figura di riferimento per generazioni di calligrafi. Avviati nel gennaio di quest’anno, i primi corsi mensili hanno riscosso un interesse crescente. Accanto alle lezioni, ogni sabato mattina dalle 9:00 alle 13:00, il Circolo propone anche le sessioni Scriptorium, momenti di pratica aperta e condivisione ospitati presso l’Università Pontificia Salesiana, che ha accolto il progetto offrendo un ambiente formativo accogliente e stimolante.

Le origini del progetto. L’idea del Circolo nasce da un’intuizione del dott. Daniel Cabezas, neurochirurgo e chirurgo vertebrale, che si è avvicinato alla calligrafia con un intento molto concreto: migliorare la chiarezza della propria scrittura nei rapporti clinici. «Ho iniziato per scrivere in modo più leggibile, ma ho scoperto un gesto di attenzione e cura che completa, con semplicità, il mio lavoro», racconta Cabezas. Nel suo percorso ha incontrato Ernesto Casciato, che ha trasformato un’esigenza personale in un progetto educativo e culturale, assumendo fin da subito il ruolo di direttore didattico. Con l’aggiunta di Igor Roma, appassionato di belle arti e scrittura, i tre hanno dato vita a una realtà capace di attrarre maestri da tutta Europa e di offrire un approccio metodico e profondo all’apprendimento calligrafico.

Scrittura come arte, cura e meditazione«Ogni stile è come un abito: il calligrafo è il sarto della parola», dice Casciato. «Quando scrivi con consapevolezza, ti isoli dal rumore del mondo. È un gesto che fa bene, che rigenera.». Molti allievi raccontano la calligrafia come esperienza meditativa. «Una mia studentessa mi disse: prima spendevo in psicoterapia, adesso mi basta un corso di calligrafia», ricorda il maestro. Esperienze personali, certo, ma che confermano il potenziale liberatorio della scrittura lenta e consapevole.

Maestri, strumenti, comunità. Il Circolo ospita regolarmente docenti internazionali provenienti da diverse tradizioni calligrafiche, occidentali e orientali. Tra i nomi di spicco: Cecilia Boschi, Christopher Haanes, James Farrell, Ivano Ziggiotti e lo stesso Casciato. Grazie alla rete costruita in anni di didattica e relazioni culturali, il Circolo offre una formazione di alto livello tecnico e artistico.
Accanto ai corsi, è nato anche lo Scriptorium Roma, laboratorio creativo che affianca l’attività didattica e dà vita a strumenti innovativi per la scrittura manuale: penne stilografiche progettate per una calligrafia fluida, pratica e trasportabile — una valida alternativa a pennini e calamai meno adatti alla quotidianità. «Anche gli strumenti raccontano la nostra visione: penne, inchiostri, carte… tutto è scelto con cura», spiega Casciato. Il Circolo produce anche inchiostri artigianali in tiratura limitata, curati direttamente dal maestro. Ma soprattutto, il Circolo è una comunità inclusiva e multiculturale, che ogni settimana riunisce studenti, insegnanti e appassionati. I corsi sono aperti a tutti, senza prerequisiti. Si impara insieme, in un clima collaborativo e non competitivo, con l’unico obiettivo di coltivare la bellezza del gesto scritto.
Uno sguardo al futuro. Il Circolo è attualmente in fase di costituzione come Ente del Terzo Settore (ETS), per dare continuità e struttura al progetto. L’obiettivo è ambizioso: costruire un centro culturale permanente dedicato alla calligrafia, con corsi, laboratori, mostre, un archivio della scrittura a mano e percorsi educativi da proporre anche nelle scuole. «Vorremmo riportare la calligrafia tra i banchi, nei licei, nelle università», conclude Casciato.
«Non per nostalgia, ma per restituire profondità e presenza al nostro modo di comunicare. Finché esisteranno carta, inchiostro e il tempo di scrivere, ci sarà un futuro per la bellezza della scrittura a mano.»